Internazionale
Fotografie di una nazione allo sbando, senza leadership politica
Trump si è chiuso nel bunker, Biden nel silenzio. E la rabbia investe la California più ridente. Dai ghetti al cuore del potere Usa, nelle strade resta un movimento orizzontale che non ha precedenti dai tempi di Martin Luther King
In skateboard nella Los Angeles che brucia – Ap
Trump si è chiuso nel bunker, Biden nel silenzio. E la rabbia investe la California più ridente. Dai ghetti al cuore del potere Usa, nelle strade resta un movimento orizzontale che non ha precedenti dai tempi di Martin Luther King
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 2 giugno 2020
Luca CeladaLOS ANGELES
A una settimana dall’omicidio in diretta di George Floyd la convulsione americana prosegue e si stratificano le immagini di sei giorni di passione e disgusto in 100 città (per la verità il Times ne ha contate 149). ALL’INCROCIO DOVE È MORTO George Floyd i militanti di Minneapolis mantengono un presidio permanente, una specie di collettivo fluido, multicolore e multi -gender, dove si piange e si discute – anche tutta la notte – di politica e strategia e resistenza. Ed emerge l’eloquenza lucida di un movimento orizzontale che ha trasformato la rabbia esplosa incontenibile nei ghetti neri in un azione politica...