Visioni
Frammartino: «Negli abissi come uno smarrimento temporale»
Venezia 78 Incontro con il regista protagonista in concorso con il film «Il buco»
Michelangelo Frammartino a destra insieme a due speleologi – foto Ansa
Venezia 78 Incontro con il regista protagonista in concorso con il film «Il buco»
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 5 settembre 2021
Lucrezia ErcolaniVENEZIA
«Questo è un cinema che scorre in profondità, a volte però i fiumi carsici fuoriescono alla luce». Così Michelangelo Frammartino parla dell’accoglienza, per lui inaspettata, de Il buco al concorso della 78a Mostra del cinema di Venezia. Il regista e un gruppo di dodici speleologi si sono calati fino a quattrocento metri di profondità con la macchina da presa nell’Abisso del Bifurto, grotta situata in Calabria nell’altopiano del Pollino, per ricostruire la prima esplorazione che lì fu condotta nel 1961. «Sembra un film coraggioso perché siamo entrati veramente in un abisso, ma io ho avuto molta paura all’inizio» racconta Frammartino...