Visioni

Francesco Rosi, il cinema combattente

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Cinema Muore a 92 anni il regista Francesco Rosi, uno sguardo lucidissimo sulla nostra epoca e sui guai della sua sinistra. Da «Le mani sulla città» passando per «I magliari», «Salvatore Giuliano», «Lucky Luciano» fino a «La Tregua

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 11 gennaio 2015
L’ultima volta che l’ho visto era circa un anno fa: ero andata a casa sua assieme ad Agostino Ferrente che voleva vedesse il suo film su Napoli – Le cose belle. Agostino, almeno due generazioni più giovane, ci teneva molto e ha approfittato della mia vecchia amicizia con il «maestro» per incontrarlo. Un film su Napoli non poteva non esser visto e giudicato da un napoletano così napoletano come Franco Rosi. La visione fu un disastro tecnico: perché il grandissimo regista non possedeva uno schermo degno di questo nome, né un televisore di proporzioni umane. Dovemmo infilare il dvd in...

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