Visioni

Gabriela Carneiro da Cunha, uno sciamanesimo nuovo per difendere l’Amazzonia

Gabriela Carneiro da Cunha, uno sciamanesimo nuovo per difendere l’AmazzoniaGabriela Carneiro da Cunha in «Altamira 2042» – Nereu Jr

Scene L’artista brasiliana racconta il suo spettacolo sul fiume Xingu e un intero ecosistema minacciato dalla diga di Belo Monte

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 26 agosto 2022
«Per me non si tratta di teatralizzare l’Amazzonia, ma di ‘amazzonizzare’ il teatro» spiega Gabriela Carneiro da Cunha, artista brasiliana che è passata in Italia con il suo spettacolo Altamira 2042 all’ultimo festival di Santarcangelo. E un neologismo non è certo fuori luogo per un lavoro dove antico e moderno si fondono in maniera inattesa nel tentativo di cercare un linguaggio che possa parlare ad entità differenti. C’è il grande fiume Xingu, che scorre in Amazzonia, ma che è soffocato dalla diga di Belo Monte, un’opera votata al profitto di pochi che sta causando gravi danni all’ecosistema e agli abitanti...

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