Sport

Gaviria trionfa nel vento

Contagiro Terza tappa

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 9 maggio 2017

La strada che porta il gruppo da Tortolì a Cagliari è un rettifilo che corre lungo la costa orientale della Sardegna, con le sue torri normanne a guardia delle scogliere di porfido, e poi vira bruscamente sul golfo di Cagliari esposto al vento e alle imboscate di tutti i Postlberger di questo mondo, cospiratori di professione ai danni dei velocisti.

Il villaggio di partenza, adiacente alla spiaggia, pare far da spot al nuovo turismo russo. Ma ci fu un’epoca, prima della grande deindustrializzazione che ha colpito la regione, in cui i russi attraccavano qui da marinai, imbarcati sui grandi mercantili della marina sovietica a stipare tonnellate di carta. La si produceva nelle grandi cartiere di Arbatax, il borgo di pescatori popolato a inizio Novecento dai migranti dell’antistante isola di Ponza. I cartai dell’Ogliastra furono per buona parte dei Sessanta e dei Settanta un’aristocrazia operaia protagonista di grandi e vittoriose lotte del movimento dei lavoratori sardi.

In un tratto particolarmente spazzato dal vento, prima che i palazzi della periferia di Cagliari tornino a far da scudo ai corridori, Bob Jungels, lo scorso anno miglior giovane del Giro, attacca come un forsennato e apre un ventaglio, mentre un salto di catena elimina la maglia rosa dalla bagarre e più indietro l’australiano Rohan Dennis è sbalzato di sella da una folata (per lui ambizioni di classifica compromesse). Le squadre dei big si riorganizzano e limitano i danni nei confronti del campione nazionale del Lussemburgo, ma a giocarsi la tappa è il manipolo dei fuggitivi. Lo regola il colombiano Fernando Gaviria, olimpionico su pista e uno dei favoriti della vigilia, che sfila la maglia rosa dalle spalle del Gorilla.

Il gruppo così saluta la Sardegna, e chissà quando ci ritornerà. Ora comincia presto la stagione per i ciclisti, che già a gennaio abbandonano i ritiri per dare il là a una diaspora tra Australia, Argentina, Estremo Oriente e Monarchie del Golfo. Ma a lungo il Giro di Sardegna è stato la corsa d’apertura del calendario, e ci venivano i grandi del Belgio a preparare le classiche di casa loro. Rik van Looy lo vinse tre volte; Mercx – ti pareva – ha il record: quattro.

Lunedì riposo dopo il trasferimento in Sicilia, e martedì si scala l’Etna. Non una salita decisiva, si dice, ma l’ultima volta che i corridori affrontarono il vulcano Contador lo spianò, e nessuno fu più capace di dargli qualche grattacapo fino a Milano.

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