Internazionale

«Gaza è di Israele»: la marcia della guerra è musica per il governo

In una abitazione distrutta dalle bombe a Rafah, nel sud di Gaza foto Said Khatib/Getty ImagesIn una abitazione distrutta dalle bombe a Rafah, nel sud di Gaza – foto Said Khatib/Getty Images

Striscia di sangue Famiglie, bambini, anziani, laici e ultraortodossi: in migliaia all’iniziativa organizzata da soldati e gruppi dell’estrema destra

Pubblicato 10 mesi faEdizione del 9 febbraio 2024
Chiara CruciatiINVIATA A GERUSALEMME
Dopo un’ora dall’inizio della manifestazione centinaia di persone continuano a farsi strada sulla collina che ospita le istituzioni israeliane. La Marcia della Vittoria non riesce a tagliare il traguardo desiderato, 50mila partecipanti, ma è comunque un successo: lì sul selciato che conduce alla Knesset e alla Corte suprema ce ne sono 10-15mila. Decisamente di più di chi scende in piazza in solidarietà con le famiglie degli ostaggi israeliani a Gaza. Non scontato per un’iniziativa lanciata appena due settimane fa da un’organizzazione composita, che ruota intorno ai neonati Reservists until Victory (Mahal HaMiluimnikim): riservisti, soldati di ritorno da Gaza, rabbini, attivisti...

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