Alias Domenica
Gender a New York, visioni dalla contrattazione del sé
A New York, New Museum, "Trigger: Gender as a Tool and a Weapon", una mostra a cura di Johanna Burton Il gender è un’identità di nuovo tipo? Piuttosto una «scommessa» sociale. Lo afferma la mostra «Trigger», da Gregg Bordowitz e Vaginal Davis ai giovani Michie, Faught, Wyeth
Troy Michie, "Arroyo", 2015
A New York, New Museum, "Trigger: Gender as a Tool and a Weapon", una mostra a cura di Johanna Burton Il gender è un’identità di nuovo tipo? Piuttosto una «scommessa» sociale. Lo afferma la mostra «Trigger», da Gregg Bordowitz e Vaginal Davis ai giovani Michie, Faught, Wyeth
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 10 dicembre 2017
Tommaso MozzatiNEW YORK
La torre sbilenca e instabile del New Museum è ormai parte integrante dello skyline del Lower Manhattan, incastrata com’è in una sequenza di costruzioni modeste lungo l’arteria di Bowery Street, che dall’East Village scende quasi fino al fiume: un gioco di bimbi in disequilibrio perfetto su uno scenario di caotico ordine urbano. Il museo si è trasferito nel 2007 nell’edificio disegnato dallo studio SANAA di Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa, per volontà della donna che ne è tutt’ora la direttrice, Lisa Phillips, erede di Marcia Tucker: quest’ultima, coraggiosa pioniera dell’impresa, aveva immaginato nel ’77 un primo spazio autonomo ricorrendo alle...