Alias Domenica
Gerusalemme, meta di sogni e di malinconia
Narrativa Israeliana In due racconti dell’inizio degli anni Settanta, Amos Oz indaga l’odio per l’ebreo, le sue ragioni dal punto di vista della storia e la necessità di uno stato d’Israele: «Finché morte non sopraggiunga», da Feltrinelli
Pavel Wolberg, Walaje (a nord di Betlemme), Passover, 2008
Narrativa Israeliana In due racconti dell’inizio degli anni Settanta, Amos Oz indaga l’odio per l’ebreo, le sue ragioni dal punto di vista della storia e la necessità di uno stato d’Israele: «Finché morte non sopraggiunga», da Feltrinelli
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 11 novembre 2018
Due racconti all’apparenza diversissimi, ma tenuti insieme da tre temi tra loro intrecciati – l’odio per l’ebreo, le ragioni di quest’odio dal punto di vista della millenaria storia cristiana e post-cristiana e infine la necessità di uno stato d’Israele – tornano in Finché morte non sopraggiunga, pubblicato da Amos Oz nel 1971 e ora tradotto da Elena Loewenthal per Feltrinelli (pp. 142, euro 15,00). Il primo, «Un amore tardivo», è ambientato nella Tel Aviv degli anni immediatamente successivi alla Guerra dei sei giorni, l’altro, che dà il titolo al volume, è la cronaca del cammino verso Gerusalemme di un gruppo...