Internazionale

Gesuiti uccisi, la Corte suprema del Salvador salva i mandanti

El Salvador Con due voti a uno, i giudici hanno chiuso il procedimento contro i mandanti della strage del 1989 di cui il Tribunale di pace aveva disposto la riapertura. Accolto il ricorso della difesa dei militari, secondo cui si tratterebbe di «un fatto già giudicato»

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 1 novembre 2020
I mandanti del massacro dei sei gesuiti dell’Università centroamericana di San Salvador, della loro cuoca Julia Elba e di sua figlia Celina, avvenuto il 16 novembre del 1989, non pagheranno per il loro crimine. Il muro di impunità alla cui ombra hanno potuto dormire sonni tranquilli in questi trentuno anni è infatti rimasto in piedi, più forte delle pressioni internazionali, dell’annullamento della legge di amnistia nel 2016, del clamore suscitato dalla condanna in Spagna (lo scorso settembre) di uno dei mandanti della strage, l’ex viceministro della Sicurezza Inocente Orlando Montano. Lui sarà l’unico a pagare, ma solo grazie all’Audiencia Nacional...

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