Internazionale
Ghiacciai bollenti, incubo acqua per l’Asia
Crisi climatica transfrontaliera Gli effetti dell’aumento delle temperature sull’Himalaya in un nuovo report: la principale riserva idrica del continente a secco nel 2100. Nell’area dell'Hindu Kush presa in esame nascono Yangtze e Fiume Giallo, Indo, Gange e Mekong. L’entusiasmo per nuove centrali idroelettriche e dighe cinesi raffreddato dai picchi di calore
Il fiume Bhagirathi, corso d’acqua himalayano alle origini del Gange, nel Gangotri National Park – Getty Images
Crisi climatica transfrontaliera Gli effetti dell’aumento delle temperature sull’Himalaya in un nuovo report: la principale riserva idrica del continente a secco nel 2100. Nell’area dell'Hindu Kush presa in esame nascono Yangtze e Fiume Giallo, Indo, Gange e Mekong. L’entusiasmo per nuove centrali idroelettriche e dighe cinesi raffreddato dai picchi di calore
Pubblicato più di un anno faEdizione del 24 giugno 2023
L’Asia perderà la sua principale riserva d’acqua entro il 2100. È l’allarme lanciato dai ricercatori dell’International Centre for Integrated Mountain Development (ICIMOD) di Kathmandu, che nel loro ultimo report prevedono una riduzione dei ghiacciai himalayani fino all’80% dell’attuale volume. La stima si basa sulle previsioni di aumento delle temperature globali di 4°C, ben oltre i limiti promessi dall’Accordo per il clima di Parigi ma vicini alle proiezioni reali qualora non venga intrapresa un’azione significativa. L’AREA DELL’HINDU KUSH, oggetto della ricerca, ospita quella che è oggi la riserva di ghiaccio più estesa al mondo dopo i due Poli. Qui si trovano...