Giamaica, un paese tra sogno e realtà
Intervista Jacqueline Bishop è in Italia al festival «Incroci di civiltà» di Venezia. «Ho iniziato con la poesia e la finzione ha sempre bussato alla mia porta. Nascondevo la mia identità di artista, ma sapevo che premeva per uscire. Gli scrittori usano le parole per creare immagini, è un processo dalla magia infinita. Ma ci sono momenti in cui le immagini hanno la necessità di esprimersi da sole»
Intervista Jacqueline Bishop è in Italia al festival «Incroci di civiltà» di Venezia. «Ho iniziato con la poesia e la finzione ha sempre bussato alla mia porta. Nascondevo la mia identità di artista, ma sapevo che premeva per uscire. Gli scrittori usano le parole per creare immagini, è un processo dalla magia infinita. Ma ci sono momenti in cui le immagini hanno la necessità di esprimersi da sole»