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Giannina Braschi, allo specchio dei diritti la lingua si scopre bifronte

Giannina Braschi, allo specchio dei diritti la lingua si scopre bifronteOlga Abizu, «Senza titolo»

Interviste letterarie Lo spanglish orecchiato nelle strade di Battery Park porta alla nuyoricana Giannina Braschi una musicalità ben resa da Tess O’Dwyerin in «Yo-Yo Boing!» (in Italia da Edicola ediciones): conversazione con entrambe le autrici

Pubblicato 9 mesi faEdizione del 18 febbraio 2024
Benché pochi la conoscano in Italia, Giannina Braschi è autrice di testi in prosa e in poesia che la Biblioteca del Congresso statunitense ha classificato fra i «classici del pensiero postmoderno». Nel 1977 ha lasciato la nativa San Juan per andare a risiedere a New York; poi l’11 settembre l’ha indotta, assieme ad altri portoricani, a spostarsi verso quartieri lontani dal mare. Per anni ha continuato a scrivere sia in spagnolo che in spanglish, ovvero da una prospettiva panamericana di non appartenenza, richiamandosi – nella struttura della metrica – ai classici del Siglo de Oro e, più indietro ancora, alle...

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