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Gio Ponti, non riposa sugli allori l’architetto milanese

Gio Ponti, non riposa sugli allori l’architetto milaneseGio Ponti con la moglie Giulia e i figli Giulio e Letizia nella casa di via Dezza, Milano, 1957

Il maestro 1891-1979 L’ «Officina Gio Ponti», titolo di un volume Quodlibet, non si esaurisce nei successi merceologici, ricca com’è del suo «sapere» la città e l’oggetto, «altro» dal razionalismo ma anche dall’acquiescenza borghese

Pubblicato 10 mesi faEdizione del 4 febbraio 2024
Occorre riconoscere che Gio Ponti ormai da tempo gode di un solido successo: il mercato sostiene la vendita dei suoi costosi mobili e oggetti (Molteni, Ginori 1735, Venini, Sambonet, ecc.), e l’editoria offre una vasta scelta di pubblicazioni: dall’edizione più economica (Giunti) a quella numerata per il lettore-collezionista (Taschen). Il mondo accademico, di riflesso, asseconda questo permanente interesse con una diffusa mole di studi e ricerche che in alcuni casi trovano riscontro in eventi e mostre, e insieme, com’è naturale, alimentano la fortuna critica dell’architetto-design milanese. All’interno di questo consumo diffuso del «Tutto Ponti», per citare il titolo della fortunata...

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