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Giovanni Damasceno su sofferenza e morte

Giovanni Damasceno su sofferenza e morteStudio di figure per il balcone del Palazzo dei Giornali di Roma, matita su carta, 1939 – Mario Sironi

Divano Il ruolo dell'immagine divina nella teologia cristiana. L'immagine della morte di Dio come catalizzatore della sofferenza umana e dell'empatia verso l'altro.

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 22 maggio 2020
Negli anni 730 e 731, contro l’editto imperiale emanato a Costantinopoli da Leone III che imponeva la distruzione delle immagini religiose, il monaco Giovanni Damasceno compone tre Discorsi apologetici contro coloro che calunniano le sante immagini. Si tratta di testi capitali, ratificati nel 787 dal Concilio di Nicea, che istituiscono il concetto di immagine quale un cardine della teologia cristiana. A proposito della morte in immagine, Giovanni Damasceno scrive: «se qualcuno entrasse in una casa sui cui muri un pittore (…) raffigurasse il Cristo crocifisso, e ti si chiedesse: ‘Chi è questi?’, tu diresti: ‘Cristo Dio, che si è incarnato...

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