Economia
Giuseppe De Rita (Censis): ritratto di un paese liquido e sommerso
48° rapporto Censis Un colloquio con il fondatore dell'istituto: «In Italia si moltiplicano le secessioni: a Roma con "Mafia Capitale" o a Venezia con il Mose piccoli gruppi hanno creato poteri separati». «La politica non deve cedere alla tentazione di identificarsi con lo Stato, ma ricominciare ad agire insieme alla società»
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48° rapporto Censis Un colloquio con il fondatore dell'istituto: «In Italia si moltiplicano le secessioni: a Roma con "Mafia Capitale" o a Venezia con il Mose piccoli gruppi hanno creato poteri separati». «La politica non deve cedere alla tentazione di identificarsi con lo Stato, ma ricominciare ad agire insieme alla società»
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 6 dicembre 2014
A ottantadue anni Giuseppe De Rita dice di sentirsi «profondamente moroteo». Della cultura del leader della Democrazia Cristiana Aldo Moro, il fondatore del Censis rivendica l’idea di una politica intesa come «interpretazione e orientamento». Al Cnel, nel cuore di Villa Borghese a Roma dove ieri ha presentato il 48° rapporto sulla situazione sociale del paese, De Rita ha evocato più volte il ritorno al «primato» della politica. Visto che al potere in questo momento c’è un leader di schiatta democristiana, viene il dubbio che De Rita stia facendo l’elogio di Matteo Renzi che più volte ha richiamato un simile primato....