Internazionale
Giustizia per “Miguel” e per il Chiapas
La storia Radiologo, contadino, ciclo-attivista. Michele Colosio viveva e lottava al fianco delle comunità locali, San Cristobal del las Casas. 20 mesi dopo il suo omicidio il processo al presunto killer non è ancora iniziato. La famiglia e gli amici si mobilitano per chiedere la verità
Lo spazio di cura solidale autogestito Yi' bel Ik' Raiz del viento a San Cristobal de las Casas, con cui Michele Colliso collaborava
La storia Radiologo, contadino, ciclo-attivista. Michele Colosio viveva e lottava al fianco delle comunità locali, San Cristobal del las Casas. 20 mesi dopo il suo omicidio il processo al presunto killer non è ancora iniziato. La famiglia e gli amici si mobilitano per chiedere la verità
Pubblicato più di un anno faEdizione del 1 aprile 2023
La sera dell’11 luglio 2021, Michele Colosio viene ferito da un colpo d’arma fuoco dietro casa sua, nel quartiere Relicario, a San Cristobal de Las Casas, in Chiapas. Durante il tragitto in ospedale un infarto gli toglie la vita. Aveva 42 anni. I segni riportati sulle nocche delle mani dimostrano che Michele ha lottato fino all’ultimo con il suo aggressore per difendere la propria vita così come da anni si batteva per migliorare le condizioni di vita delle comunità con cui collaborava. COLOSIO SI ERA TRASFERITO nel sud nel Messico nel 2013 dopo aver prestato servizio all’ospedale civile di Brescia...