Internazionale
Gli aiuti Usa piovono dal cielo: «Inutili e umilianti»
Tiro alla fame Pochi e contesi da troppi affamati. Onu e ong umanitarie criticano i pacchi lanciati su Gaza dagli Stati uniti: vanno aperti i valichi. Le Nazioni unite visitano le vittime della strage di giovedì: «Un gran numero di feriti da arma da fuoco». Negoziato in corso, Israele non va al Cairo: «Prima Hamas risponda sulla tregua»
Rafah, sfollati palestinesi in una tendopoli nel sud di Gaza – Ap /Abed Rahim Khatib
Tiro alla fame Pochi e contesi da troppi affamati. Onu e ong umanitarie criticano i pacchi lanciati su Gaza dagli Stati uniti: vanno aperti i valichi. Le Nazioni unite visitano le vittime della strage di giovedì: «Un gran numero di feriti da arma da fuoco». Negoziato in corso, Israele non va al Cairo: «Prima Hamas risponda sulla tregua»
Pubblicato 9 mesi faEdizione del 3 marzo 2024
Raccoglievano erbe selvatiche in un campo a Beit Hanoun, nel nord-ovest di Gaza. La linea di demarcazione con Israele non è così distante. Ne sono stati uccisi tre, sette feriti, dal fuoco aperto dall’esercito israeliano. Nelle stesse ore, dalla parte opposta della Striscia, un bombardamento aereo ha centrato delle tende, erette vicino all’Emirati Maternity Hospital di Rafah. Secondo il ministero della salute della Striscia, gli uccisi sono almeno undici, i feriti oltre 50. TRA LE VITTIME un’intera famiglia e il capo dell’unità dei paramedici dell’ospedale, Abdel Fattah Abu Marhi. Per gli sfollati è l’ennesimo avvertimento: Rafah non è luogo sicuro. Eppure...