Gli azzurri contro l’armata irlandese
Rugby Missione impossibile per l'Italia contro la squadra che ora è probabilmente la più forte del mondo. Ma i ragazzi di Kieran Crowley - in crescita di gioco e condizione - puntano a non sfigurare
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Rugby, l’Italia dei giovani “vince” il cucchiaio di legno ma fa ben sperare per il futuroKieran Crowley recupera Paolo Garbisi per la maglia numero 10 e per il ruolo di primo centro c’è Tommaso Menoncello, con Luca Morisi che parte in panchina, mentre Simone Ferrari ritrova posto in prima linea.
L’IRLANDA è fortissima. E non ha punti deboli, anche se domani le mancherà Jonathan Sexton, il mediano di mischia che da quattordici anni illumina il gioco della squadra e che a giugno entrerà nel suo trentottesimo anno d’età. Mancherà anche Tadhg Furlong, il formidabile pilone destro, mancherà il mediano di mischia titolare, Jamison Gibson-Park, mancherà il durissimo Tadhg Beirne, mancherà il talentuoso Gary Ringrose, ma non c’è sostituto che non sia all’altezza. Il gioco dell’Irlanda non è spettacolare e non prevede variazioni nel copione che Andy Farrell (e prima di lui Joe Schmidt) hanno predisposto: è power rugby allo stato puro, è un’implacabile e feroce demolizione delle difese avversarie. E’ impressionante, non inebriante. Ed è vincente. Le quote dei bookmakers parlano chiaro: la vittoria degli shamrocks è pagata mediamente poco più di 1, per un successo degli azzurri si va da 12 a salire.
Kieran Crowley recupera Paolo Garbisi per la maglia numero 10 e per il ruolo di primo centro c’è Tommaso Menoncello, con Luca Morisi che parte in panchina, mentre Simone Ferrari ritrova posto in prima linea. Le parole del coach neozelandese in conferenza stampa sono un concentrato di realismo: “Sarà una partita dura. Noi cercheremo di migliorare in alcuni punti del nostro gioco”. Nessun proclama, dunque. Dal match di domani bisogna cercare di uscire bene, senza subire una valanga di mete, confermando ciò che di buono si è visto finora e possibilmente evitando di farsi male perché l’impegno fisico sarà davvero logorante. I prossimi due impegni, contro Galles e Scozia, saranno i match della verità e diranno se e quanto l’Italia è davvero cresciuta e come potrà presentarsi ai mondiali d’autunno.
NEL TARDO POMERIGGIO (Sky Sport Arena, 17:45) il secondo match di questa terza giornata del torneo. A Cardiff si affrontano Galles e Inghilterra, una sfida tra le due nazionali che dal 1883 a oggi hanno vinto più edizioni del torneo: 39 a testa. Ma mentre l’Inghilterra sta cercando di risalire la china dopo il pessimo inizio (sconfitta in casa dagli scozzesi), il Galles sta affrontando uno dei momenti più duri della sua storia, con le casse vuote e i suoi giocatori che minacciano di entrare in sciopero già nel corso di questo torneo se le loro condizioni contrattuali non saranno migliorate. Alun Wynn-Jones, il giocatore più esperto (domani toccherà 150 partite con la nazionale) e più rispettato della squadra, quasi una leggenda vivente, ha commentato così la situazione: “Se tratti così male le persone per così tanto tempo, arrivi a questo”. Per ora si gioca, poi si vedrà. Domani (Sky Sport Arena, 16:00) tocca a Francia-Scozia. I padroni di casa sono usciti sconfitti due sabati fa dalla sfida contro l’Irlanda ma sono ancora in corsa per la vittoria finale, gli scozzesi viaggiano a punteggio pieno e comandano la classifica insieme all’Irlanda.
Italia: Capuozzo; Padovani, Brex, Memoncello, Bruno; Garbisi, Varney; L. Cannone, Lamaro, Negri; Ruzza, N. Cannone; Ferrari, Nicotera, Fischetti.
Irlanda: Keenan; Hansen, Aki, McCloskey, Lowe; Byrne, Casey; Conan, Van der Flier, Doris; Ryan, Henderson; Bealham, Kelleher, Porter.
TV: SkySport 1 e Tv8, 15:15.
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