Internazionale
«Gli omicidi dei leader non indeboliscono Hamas. Così Tel Aviv fa saltare il dialogo»
Israele/Palestina Intervista alla giornalista Paola Caridi dopo l'uccisione mirata di Saleh Aruri: «Nel 2004 gli israeliani uccisero due fondatori, poco dopo il movimento vinse le elezioni. L'unico risultato che si ottiene è il congelamento della trattativa sul cessate il fuoco»
Saleh Aruri
Israele/Palestina Intervista alla giornalista Paola Caridi dopo l'uccisione mirata di Saleh Aruri: «Nel 2004 gli israeliani uccisero due fondatori, poco dopo il movimento vinse le elezioni. L'unico risultato che si ottiene è il congelamento della trattativa sul cessate il fuoco»
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 4 gennaio 2024
«Di fronte a un omicidio mirato così importante, tendiamo a pensare a come incida sulla tenuta di un movimento clandestino. Ma quel movimento mette nel conto l’uccisione dei suoi capi. E la storia di Hamas mostra come questa strategia abbia funzionato ben poco». Così Paola Caridi, giornalista e fondatrice di Lettera22, commenta l’omicidio extragiudiziale di Saleh Aruri, martedì a Beirut. A novembre è uscita per Feltrinelli la nuova edizione del suo libro Hamas. Dalla resistenza al regime. Che significato ha per Hamas l’assassinio di Aruri in piena guerra? Numero 2, protagonista in passato e oggi della mediazione per lo scambio...