Internazionale
Gli Usa spingono il Sudan alla fame a normalizzare i rapporti con Israele
Khartoum Ieri nuova esortazione del segretario di stato Pompeo al paese africano indicato come il prossimo Stato che avvierà rapporti diplomatici con Tel Aviv. Ma in Sudan in crisi economica non tutti sono favorevoli alla mossa.
Proteste a Khartoum – Anadolu news agency
Khartoum Ieri nuova esortazione del segretario di stato Pompeo al paese africano indicato come il prossimo Stato che avvierà rapporti diplomatici con Tel Aviv. Ma in Sudan in crisi economica non tutti sono favorevoli alla mossa.
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 22 ottobre 2020
Non c’è stata la “Marcia del milione” organizzata dai Comitati di resistenza ma ieri cortei e raduni hanno comunque bloccato Khartoum, Omdurman e altri centri abitati sudanesi. La fame, le difficili condizioni di vita, l’inflazione galoppante (200%), la penuria di carburante e altri problemi quotidiani sono stati la molla che hanno spinto migliaia di sudanesi a manifestare ancora una volta contro il governo di transizione civile/militare che l’anno scorso subentrò al regime di Omar al-Bashir. Simbolo del disastro economico del paese sono le code lunghe chilometri alle stazioni di rifornimento. Un litro di carburante costa pochissimo, circa quattro sterline sudanesi,...