Alias Domenica

Gogol’, serbare le follie della lingua o ridurle a ragione?

Gogol’, serbare le follie della lingua o ridurle a ragione?Da «Il naso», opera di Dmitri Shostakovich, tratto dall’omonimo racconto di Nikolaj Gogol’, Madrid, Teatro Real, 2023

Classici russi Serena Vitale accosta le «Memorie di un pazzo», a due frammenti di una commedia incompiuta, «La mattina di un uomo indaffarato», e «La causa»: bilancio di una scelta di traduzione, opposta a quella di Landolfi, da Adelphi

Pubblicato 8 mesi faEdizione del 17 marzo 2024
Una volta che dalla natìa Ucraina si fu trasferito a San Pietroburgo, il ventenne Nikolaj Gogol’ cercò nella capitale dell’Impero un impiego nella pubblica amministrazione, non senza nutrire segrete ambizioni di «essere utile all’umanità». Era il 1829, e presto ebbe modo di pentirsi: in un anno e mezzo di servizio nel dipartimento dell’Economia statale e degli immobili pubblici del Ministero degli Interni bastò a provocargli un crescente ribrezzo. A respingerlo erano il farraginoso apparato burocratico, la diffusa corruzione dei funzionari ministeriali, insomma l’incarnazione proteiforme (insieme all’esercito e alla polizia) di quell’entità astratta e minacciosa che era lo Stato russo, detentore...

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