Internazionale
Golpe turco, 147 condanne e nessuna verità
Turchia Il maxi processo si chiude con dure pene carcerarie (tra cui 32 ergastoli) e accuse di torture e pestaggi in cella. Ma non c’è luce sulle responsabilità politiche né sui legami tra l'Akp di Erdogan e la rete Hizmet di Gulen. Il ruolo europeo si riduce al penoso siparietto della sedia negata a Von der Leyen
I familiari degli imputati nel maxi processo per il tentato golpe all’ingresso del carcere di Sincan – Ap
Turchia Il maxi processo si chiude con dure pene carcerarie (tra cui 32 ergastoli) e accuse di torture e pestaggi in cella. Ma non c’è luce sulle responsabilità politiche né sui legami tra l'Akp di Erdogan e la rete Hizmet di Gulen. Il ruolo europeo si riduce al penoso siparietto della sedia negata a Von der Leyen
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 8 aprile 2021
Si è concluso ieri il maxi-processo noto come «processo del reggimento della guardia presidenziale», dal nome della prestigiosa unità dell’esercito turco coinvolta nel tentato golpe del 2016 e per questo successivamente disciolta. I giudici della 19a Alta Corte Penale di Ankara hanno comminato sentenze di condanna per 149 dei 497 imputati, inclusi 32 ergastoli di cui sei aggravati, provvedimento che nega ogni futura possibilità di libertà condizionale. Ad altri 106 imputati sono state inflitte condanne variabili tra i sei e i 16 anni, per gli 11 ancora latitanti non si è giunti a sentenza definitiva. Tra i condannati anche Umit...