Rubriche

Governo padrone dell’editoria, tra buchi e gaffe

Governo padrone dell’editoria, tra buchi e gaffe/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2014/10/03/edicole 2724

Ri-Mediamo Il "regolamento Lotti" sui contributi al pluralismo è arrivato alle camere per il parere. Molte ombre e poche certezze nel decreto delegato dopo la riforma di ottobre

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 19 aprile 2017
Le leggi dell’era attuale sono poco più di un trailer di un film o di una fiction. Non sfugge a simile senescenza della democrazia parlamentare la riforma dell’editoria varata lo scorso 26 ottobre (Legge198/2016), cui stanno facendo seguito i testi delle deleghe. Non pervenuto per il momento quello delicatissimo inerente alla rete di vendita, questione assai seria su cui si tornerà più avanti, è invece in questi giorni sottoposto al parere delle Camere lo schema di decreto «recante ridefinizione della disciplina dei contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici (407)». Abolita la Commissione tecnica per l’editoria, il governo...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi