Italia
Gradisca, la Garante comunale: «I Cpr vanno ripensati»
Intervista Giovanna Corbatto, che da marzo ricopre il ruolo di garanzia nel comune del Friuli-Venezia Giulia, ha visitato il centro di detenzione dopo il secondo morto in meno di sette mesi. Nuovi dettagli dalla rete LasciateCIEntrare sulla storia del giovane che lunedì scorso ha perso la vita dietro le sbarre
Il Cpr di Gradisca d'Isonzo – Foto via Facebook, No Cpr e no frontiere - FVG
Intervista Giovanna Corbatto, che da marzo ricopre il ruolo di garanzia nel comune del Friuli-Venezia Giulia, ha visitato il centro di detenzione dopo il secondo morto in meno di sette mesi. Nuovi dettagli dalla rete LasciateCIEntrare sulla storia del giovane che lunedì scorso ha perso la vita dietro le sbarre
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 18 luglio 2020
O. T. era un ragazzo di 28 anni. Incensurato. Sano. Senza problemi di tossicodipendenza. Venerdì 10 luglio ha rubato una bici, a Bolzano. Una bravata, forse causata da un bicchiere di troppo. Fermato, avrebbe sputato sugli agenti. Per questo il giudice ne ha dichiarato la pericolosità sociale e disposto il trasferimento nel Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) più vicino, quello di Gradisca d’Isonzo. O. T. era nato in Albania e non aveva il permesso di soggiorno. In tribunale si sarebbe messo a piangere, forse spaventato dall’idea di finire dietro le sbarre. Sabato è entrato nella struttura detentiva, lunedì...