Grecia, strage di migranti al largo del Peloponneso
Immigrazione A bordo di un barcone partito da Tobruch, in Cirenaica, c'erano centinaia di persone: si parla di oltre settecento
Immigrazione A bordo di un barcone partito da Tobruch, in Cirenaica, c'erano centinaia di persone: si parla di oltre settecento
Al largo di Pylos, nel Peloponneso, è naufragato un barcone carico di migranti partito da Tobruch, in Cirenaica. Per adesso sono confermati 78 morti e 104 soccorsi. Le vittime, però, potrebbero aumentare, e di molto. A bordo c’erano centinaia di persone. L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ha parlato di 400 persone, il governatore della regione Panagiotis Nikas di 750. Stessa stima di Alarm Phone, che ieri aveva ricevuto una richiesta di aiuto.
Mentre continuano le operazioni di ricerca, i sopravvissuti sono stati trasferiti in un centro d’accoglienza di Kalamata. La presidente della Repubblica ellenica Katerina Sakellaropoulou li sta raggiungendo.
«Un’altra tragedia nell’Egeo che rafforza l’urgenza di un’azione concreta e globale da parte degli Stati per salvare vite in mare e ridurre i viaggi pericolosi, ampliando i percorsi sicuri e regolari per la migrazione», scrive su Twitter l’Oim. Secondo il portavoce Falvio Di Giacomo «fino a ieri, nel 2023, erano 1.039 i migranti morti nel Mediterraneo Centrale, 1.277 in tutto il Mediterraneo».
Nella dinamica della strage resta da chiarire la posizione del barcone. È singolare che un peschereccio partito dalla Libia orientale si ritrovi davanti alle coste greche.
Per adesso non risulta che il mezzo fosse alla deriva. Dalla rotta sembrerebbe quasi stesse tentando di aggirare la zona di ricerca e soccorso maltese, dove recentemente ci sono stati dei respingimenti collettivi di centinaia di persone.
Sul manifesto in edicola giovedì 14 giugno due pagine sull’ennesima tragedia nel Mediterraneo
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento