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Greta si è fermata a Taranto

Nuova finanza pubblica L’Ilva non è sostenibile da nessun punto di vista, va portata alla chiusura in sicurezza e l’intera area deve essere coinvolta in un progetto di bonifica e di riconversione produttiva, in grado di garantire occupazione e reddito a tutti gli attuali lavoratori. Il progetto andrebbe finanziato dallo Stato, che, per poterlo fare, deve prendere di petto la trappola del debito che ogni anno ci obbliga a pagare 60 miliardi di interessi, quando ne basterebbero tre per ridare un futuro ai bambini di Taranto

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 9 novembre 2019
Ogni volta che Greta parla in sede pubblica, leader politici di ogni estrazione culturale si sbracciano per tributarne la saggezza, per applaudirne le dichiarazioni o, più pragmaticamente, anche solo per fare un selfie che male non fa. Salvo poi rimuoverne totalmente tanto il messaggio quanto l’indignazione non appena le contraddizioni s’inverino in carne e ossa e diventino realtà. La realtà di Taranto e dell’impianto siderurgico più grande d’Europa ne è un esempio. Eccoli allora di nuovo tutti inginocchiati al sacro altare del Pil, che decresce da cinquant’anni ma guai a farsene una ragione; eccoli di nuovo a riscoprire, soprattutto a...

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