Internazionale
Grida dalla città-prigione dei profughi rohingya
Bangladesh Stupri, torture, uccisioni di massa. Le voci dei sopravvissuti ai raid dei militari birmani in Myanmar. Nel campo che ospita in condizioni disperate 500 mila fuggiaschi della minoranza musulmana
Durante la stagione delle piogge, nel campo profughi di Kutupalong il rischio alluvioni è molto elevato – Tutte le foto sono di Davide Lemmi
Bangladesh Stupri, torture, uccisioni di massa. Le voci dei sopravvissuti ai raid dei militari birmani in Myanmar. Nel campo che ospita in condizioni disperate 500 mila fuggiaschi della minoranza musulmana
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 28 novembre 2017
Davide LemmiCOX'S BAZAR
Una lettiga improvvisata attraversa una fogna a cielo aperto. Due rifugiati Rohingya trasportano un’anziana sdraiata su un telo. Corrono verso il centro medico più vicino facendosi spazio tra macchine e tuc tuc. In certi punti del campo profughi di Kutupalong, raggiungere il punto di primo soccorso significa percorrere 4 km a piedi tra salite e discese. L’AREA È UN’UNICA E IMMENSA baraccopoli. Una città da 500mila abitanti fatta di tende e costruita su piccoli rilievi che raggiungono i 30 metri. All’interno negozi di cibo, moschee e rivenditori di schede per cellulari si alternano a pompe per estrarre acqua potabile. Nelle...