Visioni
Guccini, frammenti di un discorso musicale
Musica Da una Pavana ancor più silenziosa nei giorni del lockdown, l'artista emiliano torna a parlare della sua carriera
Francesco Guccini – foto La Presse
Musica Da una Pavana ancor più silenziosa nei giorni del lockdown, l'artista emiliano torna a parlare della sua carriera
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 6 maggio 2020
Al cospetto di un corpus letterario che ormai rivaleggia con quello discografico, appare riduttivo riferirsi a Francesco Guccini solo con l’etichetta cantautore. Nondimeno è inevitabile interrogarsi ancora sulla sua opera musicale. Anche se non è Roland Barthes a farlo, come si immaginava in Via Paolo Fabbri 43. Guccini è ben presente nel dibattito sull’attualità. Risponde duramente alla banale malvagità di chi, equiparando Liberazione e fase due, vorrebbe «pacificare» il 25 aprile — «Vada a chiederlo a Marzabotto, se han voglia di essere pacificati!» — citando poi Salvini, Meloni e Berlusconi nella sua «riscrittura» di Bella Ciao. Quanto al post emergenza,...