Internazionale
Haiti sull’orlo del caos (e di una nuova occupazione militare)
La crisi più grave Gang criminali padrone del territorio, emergenza umanitaria, colera... E un governo illegittimo che chiede aiuto ai partner internazionali malgrado i precedenti disastrosi. Dall’assassinio del presidente Moïse al rischio sempre più concreto di un’insurrezione popolare
Una protesta nelle strade della capitale haitiana Port-au-Prince per chiedere lòe dimissioni del premier Ariel Henry – Ap
La crisi più grave Gang criminali padrone del territorio, emergenza umanitaria, colera... E un governo illegittimo che chiede aiuto ai partner internazionali malgrado i precedenti disastrosi. Dall’assassinio del presidente Moïse al rischio sempre più concreto di un’insurrezione popolare
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 16 ottobre 2022
«La situazione non è mai stata così grave. Siamo molto colpiti sul piano personale, famigliare e professionale», ci dice una nostra fonte giornalistica locale, contattata a Port-au-Prince. Haiti vive una crisi senza precedenti, peggiore, sembra, delle tante vissute nella sua storia. Dal 7 luglio 2021, quando il presidente Jovenel Moïse è stato assassinato, e un governo de facto, presieduto da Ariel Henry, è stato insediato con l’avallo di Usa, Canada e altri Stati «amici», nel paese non ci sono più istituzioni repubblicane legittimamente elette. Fanno eccezione dieci senatori non decaduti (la camera alta viene eletta nella misura di un terzo...