Internazionale
Haniyeh, il diplomatico oscurato dai militari che guardava a occidente
Medio Oriente Primo e unico premier islamista dell’Anp, ma durò poco. Prima la guerra con Fatah, poi l’arrivo l’ascesa delle Brigate al-Qassam. A capo di un triumvirato dopo l’omicidio di Yassin, sostenne la partecipazione di Hamas alle elezioni
Medio Oriente Primo e unico premier islamista dell’Anp, ma durò poco. Prima la guerra con Fatah, poi l’arrivo l’ascesa delle Brigate al-Qassam. A capo di un triumvirato dopo l’omicidio di Yassin, sostenne la partecipazione di Hamas alle elezioni
Pubblicato 4 mesi faEdizione del 1 agosto 2024
Le prossime ore saranno decisive per capire se l’assassinio di Ismail Haniyeh e quello (che attende ancora conferma) del comandante militare di Hezbollah Fuad Shukr scateneranno una guerra regionale. Intanto, in casa palestinese, un riflesso del via libera dato da Benyamin Netanyahu all’uccisione del capo politico del movimento islamico è lo sdegno che ha suscitato anche tra gli avversari di Hamas. Non è passata inosservata la condanna del presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen e quella dello scomodo Mohammed Dahlan, nemico per anni di Hamas. Entrambi hanno parlato di «atto codardo». Parole che forse non sono soltanto un frutto...