Alias Domenica

Hokusai, la sperimentalità del grande plebeo

Hokusai, la sperimentalità del grande plebeoKatsushika Hokusai, «Il fantasma di Oiwa», da «I cento racconti di fantasmi»

Al Grand Palais di Parigi le meraviglie di Katsushika Hokusai (1760-1849) Un’occasione solenne per riscoprire il maestro dell’Ottocento giapponese. Titanico e versatile, la sua fluviale produzione ancora confonde

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 11 gennaio 2015
Ando Hiroshige – borghese, urbano, compassato – è il Manet dell’Ottocento giapponese, Katsushika Hokusai ne è invece, da una parte il Courbet, per rudezza realistica, dall’altra, soprattutto, il Picasso, per titanismo sperimentale. Quest’ultimo aspetto, il più evidente nella solenne mostra di Parigi, Grand Palais (curata da Seiji Nagata e aperta fino al 18 gennaio), ha costituito, nella letteratura critica sul «vecchio pazzo per la pittura», un serio problema in sede di valutazione qualitativa, essendo all’origine di una produzione troppo abbondante, anche lasca e perfino triviale. Un conoscitore certo come l’americano Richard Lane, responsabile di una monografia che tende al catalogo...

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