Internazionale
I detenuti mapuche rinunciano anche all’acqua. Il governo Piñera li ignora
Cile Il ministro della Giustizia non rispetta l'accordo trovato con i prigionieri politici, che riprendono la loro lotta in carcere. Contro di loro, in campo scendono anche i camionisti "anti-indigeni"
Una protesta a favore dei prigionieri politici mapuche
Cile Il ministro della Giustizia non rispetta l'accordo trovato con i prigionieri politici, che riprendono la loro lotta in carcere. Contro di loro, in campo scendono anche i camionisti "anti-indigeni"
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 29 agosto 2020
È una corsa contro il tempo quella per salvare gli otto detenuti mapuche del carcere di Angol che, già in sciopero della fame da 117 giorni, hanno smesso da lunedì anche di ingerire liquidi. Una misura estrema – a cui si sono uniti nei giorni successivi anche otto mapuche del carcere di Lebu – adottata per protestare contro l’assenza di risposte da parte dello Stato cileno rispetto all’applicazione effettiva al codice penale della Convenzione 169 dell’Organizzazione internazionale del lavoro sui popoli indigeni. IL 9 AGOSTO IL MINISTRO della Giustizia Hernán Larraín si era impegnato a dare risposta, entro 12 giorni,...