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I fantasmi dell’ospedale degli orrori
Striscia di sangue Dopo due settimane di assedio israeliano, lo Shifa è un cumulo di cadaveri. Medici e civili giustiziati, persone schiacciate dai bulldozer, pazienti lasciati morire di fame e di sete. L'ultimo terribile attacco alla sanità di Gaza passa per un massacro senza precedenti
Dentro lo Shifa, dopo l'assedio israeliano – Getty Images
Striscia di sangue Dopo due settimane di assedio israeliano, lo Shifa è un cumulo di cadaveri. Medici e civili giustiziati, persone schiacciate dai bulldozer, pazienti lasciati morire di fame e di sete. L'ultimo terribile attacco alla sanità di Gaza passa per un massacro senza precedenti
Pubblicato 8 mesi faEdizione del 3 aprile 2024
È straziante l’angoscia provocata dalle immagini delle rovine annerite dell’ospedale di Al-Shifa, Gaza City. Quello che era il più grande complesso ospedaliero dell’intera Palestina occupata, dopo due settimane di assedio israeliano è un cumulo di macerie fumanti. Dotato di 800 posti letto, in esso si eseguivano interventi chirurgici di trapianto di rene, chirurgia a cuore aperto, cateterismo cardiaco e neurochirurgia avanzata, oltre a chirurgia generale, medicina interna e maternità. Da molto tempo Al Shifa era qualcosa di più: per i palestinesi di Gaza la «casa della guarigione», per Israele – sebbene privo di prove convincenti – il principale centro di...