I fogli persiani e moghul nei sogni di James Ivory
«An Arrested Moment: conversation with James Ivory» di Dev Benegal, video still
Alias Domenica

I fogli persiani e moghul nei sogni di James Ivory

Al Metropolitan di New York Nel 1956 il regista si imbatté per la prima volta in una miniatura indiana, ci vide riflesse le immagini de «Il fiume» di Jean Renoir... Una mostra sulla sua collezione
Pubblicato 27 giorni faEdizione del 27 ottobre 2024
Linee tracciate con il pennino e infiniti tocchi di pennello intrisi d’acqua e colore, nelle antiche miniature persiane e indiane «illuminano» con la stessa intensità scene quotidiane e momenti straordinari, nella costante rincorsa tra sacro e profano. Ai colori ottenuti con pigmenti naturali, pietre preziose e semipreziose – dall’inchiostro dorato «hilkali» al bianco di piombo –, il compito di restituire la vivacità del colorito del volto di un’imperatrice moghul che fuma il narghilè, o passeggia nel giardino fiorito in attesa dell’amato, come pure la natura esuberante che circonda il cacciatore nell’atto di respingere la belva feroce o la seta cangiante...

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