Europa
I manganelli croati sui sogni dei migranti
Arrestiamo umani Braccia e gambe doloranti, con lividi visibili sotto vestiti e coperte: preda dei populismi, la fallimentare politica europea in tema di accoglienza sta affondando nelle fredde colline boscose del confine nord-occidentale della Bosnia con la Croazia
Migranti bloccati dai manganelli della polizia, nel tentativo di superare il confine bosniaco nei pressi di Velika Kladus – Afp
Arrestiamo umani Braccia e gambe doloranti, con lividi visibili sotto vestiti e coperte: preda dei populismi, la fallimentare politica europea in tema di accoglienza sta affondando nelle fredde colline boscose del confine nord-occidentale della Bosnia con la Croazia
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 29 dicembre 2018
Federica IezziSARAJEVO
Usman non riesce a camminare per più di mezz’ora senza doversi fermare. «E pensare che ho camminato senza sosta da Lashkar Gah». È il triste risultato dei manganelli della polizia croata sulle ossa dei rifugiati, già segnate dal freddo, dopo l’ennesimo sforzo infruttuoso di attraversare il confine croato-bosniaco. Braccia e gambe doloranti, con visibili lividi sotto i vestiti e sotto le coperte: nuove maschere del rigido inverno bosniaco. «SONO USCITO DAL CENTRO di accoglienza di Bira, a Bihac, di pomeriggio. Lì sei libero di farlo», ci racconta Usman. In effetti all’accesso al campo si assiste a un via vai quasi...