Italia
I migranti sulla nave Diciotti rifiutano il cibo per protesta: «Ora vogliamo scendere»
Fronte giudiziario Le procure lavorano ai capi di imputazione, il reato potrebbe cambiare in sequestro a scopo di coazione
Protesta della Cgil al porto di Catania
Fronte giudiziario Le procure lavorano ai capi di imputazione, il reato potrebbe cambiare in sequestro a scopo di coazione
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 25 agosto 2018
Si allungano i tempi per una soluzione politica del caso Diciotti: il briefing tra gli sherpa al dipartimento esteri di Bruxelles, spacciato per vertice dal governo Conte, è stato un flop. Così la nave della guardia costiera rimane ormeggiata nel porto di Catania, con i 150 migranti costretti a restare a bordo in condizioni sempre più difficili mentre il governo prosegue lo scontro verbale con Bruxelles, che da parte sua mostra indifferenza alle minacce che arrivano da Roma, come quella di Luigi Di Maio sul blocco dei 20 miliardi di contributi italiani all’Ue, ridimensionata poi dal collega degli esteri Enzo...