Cultura
I mutevoli paesaggi che abitiamo
Intervista Un incontro con la scrittrice e femminista di Bilbao Aixa de la Cruz che oggi sarà al Salone di Torino con il suo libro «Transito», testo anfibio, tra il memoir e il saggio. «Esistono altri modi di vedere il mondo, capaci di immaginare una evoluzione per simbiosi tra le specie, dove i licheni sono connessi agli animali e agli umani»
Aixa de la Cruz
Intervista Un incontro con la scrittrice e femminista di Bilbao Aixa de la Cruz che oggi sarà al Salone di Torino con il suo libro «Transito», testo anfibio, tra il memoir e il saggio. «Esistono altri modi di vedere il mondo, capaci di immaginare una evoluzione per simbiosi tra le specie, dove i licheni sono connessi agli animali e agli umani»
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 16 ottobre 2021
«Non ho diritto a utilizzare l’esperienza di terzi per dare senso alla mia, ma mi risulta impossibile tracciare la linea che mi separa dagli altri; io sono tutti coloro che mi hanno contaminato». Giunta quasi all’epilogo di Transito (Perrone, pp. 127, euro 15, traduzione di Matteo Lefèvre, edito in Spagna nel 2019 con il titolo Cambiar de idea), Aixa de la Cruz svela ciò che le è costato scriverlo. Nata a Bilbao nel 1988, scrittrice e femminista con un dottorato in Teoria della letteratura e Letteratura comparata, sorride quando ci dice che «questo libro è breve ma il manoscritto originale...