Politica

I racconti dell’orrore dei migranti prigionieri nella «Nuova Libia»

I racconti dell’orrore dei migranti prigionieri nella «Nuova Libia»Migranti soccorsi disegnano una mappa del centro di prigionia di Zawiya (foto d'archivio, settembre 2019) – Renata Brito / Ap

Mediterraneo Il rapporto di Amnesty International: le violazioni dei diritti non si sono mai fermate

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 16 luglio 2021
«La gente è scappata. Ma la polizia ha cominciato a sparare in aria. Sono stato catturato e torturato dalla polizia». «Picchiano le persone ogni singolo giorno per ottenere soldi, ti danno una piccola quantità di cibo e poi ti fanno telefonare ai tuoi amici perché possano sentire che piangi». «Ho detto alla guardia che ero incinta, così ho fatto pipì fuori dalla cella. Lui ha usato un grosso bastone per rompermi la gamba. Non ho potuto camminare per una settimana. Piangevo tutto il tempo». È questo sistema che la Camera del parlamento italiano ha rifinanziato ieri votando la scheda 48...

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