Internazionale
I rifugiati di Tripoli: «Vivere è nostro diritto, lotteremo fino alla fine»
Mediterraneo Dal presidio permanente davanti all’Unhcr nella capitale libica una conferenza stampa per rompere il silenzio sulle persecuzioni
Tripoli, migranti protestano davanti alla sede dell’Unhcr – Ap
Mediterraneo Dal presidio permanente davanti all’Unhcr nella capitale libica una conferenza stampa per rompere il silenzio sulle persecuzioni
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 29 ottobre 2021
Quello che sta succedendo a Tripoli è un fatto storico senza precedenti. Di torture, stupri, omicidi, detenzioni arbitrarie, commistione tra autorità e trafficanti avevamo visto e sentito. Ma da 28 giorni sul piatto c’è qualcosa di inedito: migliaia di rifugiati, stanchi di subire ogni genere di soprusi, si sono auto-organizzati e stanno lottando. Dopo i rastrellamenti in diversi quartieri di Tripoli che l’1 ottobre hanno portato alla detenzione di 4/5 mila persone, si sono accampati davanti all’Unhcr in cerca di riparo. Hanno creato un’assemblea per prendere decisioni e un gruppo di coordinamento con i media per far sentire la loro...