Cultura

I rocamboleschi incontri di famiglia di Patricia Engel

I rocamboleschi incontri di famiglia di Patricia EngelUna famiglia di immigrati colombiani accolta in un centro di assistenza cattolico nella zona di San Diego in California foto Brown/Afp via Getty Images

Geografie letterarie In «Paese infinito», pubblicato da Fazi, l’autrice colombiano-americana evoca le atmosfere alla Tarantino ma guarda a Flaubert e Henry James. Un romanzo che sembra venire dal passato e adotta le tecniche più innovative della narrazione ottocentesca. Un racconto di migrazione sullo sfondo di una realtà dominata dalla violenza. Tra Bogotà e gli Stati Uniti c’è chi insegue un benessere che sembra impossibile

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 1 giugno 2022
«L’idea di legare la suora fu sua». Con un attacco così, diretto e improvviso, chiunque di noi si aspetterebbe una storia concepita per diventare un film di Quentin Tarantino. E invece no. Paese infinito, il terzo romanzo della statunitense Patricia Engel, sceglie immediatamente di percorrere un’altra strada (Fazi, pp. 300, euro 18, 50, traduzione Enrica Budetta). Ciò non significa che la narrazione non presenti quel genere di colpi di scena che nel corso degli ultimi trent’anni abbiamo imparato ad associare al genere pulp – fughe e inseguimenti forsennati, attraversamenti di confini, esplosioni di violenza. Né che manchino personaggi-tipo – la...

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