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I segni del genocidio
Lo sappiamo: ricorrere a parole come genocidio o Shoah per nominare altre stragi di esseri umani rischia di avallare o alimentare il revisionismo. Eppure le istantanee più recenti a prova […]
Lo sappiamo: ricorrere a parole come genocidio o Shoah per nominare altre stragi di esseri umani rischia di avallare o alimentare il revisionismo. Eppure le istantanee più recenti a prova […]
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 4 settembre 2015
Lo sappiamo: ricorrere a parole come genocidio o Shoah per nominare altre stragi di esseri umani rischia di avallare o alimentare il revisionismo. Eppure le istantanee più recenti a prova del trattamento dei profughi e della loro ecatombe inesorabile contengono segni evocanti la semiotica del genocidio. Con la proliferazione di muri e fili spinati; le masse di cadaveri di asfissiati durante trasporti disumani; la marchiatura di massa degli esuli, bambini compresi, a rendere letterale la loro stigmatizzazione; i campi per migranti irregolari, con topografia e routine quotidiana simili a quelle dei lager… La più straziante delle immagini, quella del corpicino...