Internazionale
I soldati di Mosca costringeranno gli Usa a dialogare
Siria I fronti pro e anti-Damasco si riposizionano secondo i nuovi equilibri di forza. Che le truppe russe siano o meno dispiegate, Putin manda un messaggio chiaro: è il tempo del compromesso. L'Europa si spacca
Soldatesse dell'esercito di Damasco – Reuters
Siria I fronti pro e anti-Damasco si riposizionano secondo i nuovi equilibri di forza. Che le truppe russe siano o meno dispiegate, Putin manda un messaggio chiaro: è il tempo del compromesso. L'Europa si spacca
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 11 settembre 2015
Più che un braccio di ferro sul tavolo siriano si gioca una partita a scacchi, fatta di indiscrezioni, smentite, velate minacce. Ma l’improvvisa escalation della tensione militare potrebbe segnare il destino di un paese disastrato e di un presidente, Assad, che rientra dalla finestra. Un destino dal vago sapore novecentesco: Occidente e Russia gestiscono la partita, affiancati dai rispettivi alleati regionali. Dopo giorni di accuse da parte degli Stati uniti, secondo cui Mosca starebbe costruendo una base aerea a Latakia (in aggiunta a quella già esistente di Tartous, la sola russa nel Mediterraneo) e avrebbe inviato unità da combattimento, ieri...