Visioni

Iggy Pop o dell’importanza di essere (non sempre) perdente

Iggy Pop o dell’importanza di essere (non sempre) perdenteIggy Pop in una performance a Madrid nel luglio 2022 – foto Ansa

Note sparse «Every Loser» si candida a nuovo - e forse ancora provvisorio - testamento del 76enne rocker americano

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 11 gennaio 2023
«Iggy chi, quello che ha collaborato con i Måneskin?», potrebbe chiedersi il pubblico post-millennial che del leggendario ex Stooges conosce a malapena l’eco. Lo iato generazionale degli ultimi decenni, inviluppato nell’irrisolta sciarada «x, y, z», libera caselle che sembrano fatte apposta per essere occupate dagli epiloghi discografici dei veterani, i quali danno vita a quella mappatura musicale dell’invecchiamento teorizzata dal sociologo Andy Bennett. In questa rete intessuta da artisti e ascoltatori, il percorso recente di Iggy Pop diventa il tracciato che ci riconduce alla figura del loser, l’antieroe nato ribelle punk e ritrovatosi disadattato nell’età del grunge, quando il picco...

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