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Il «bazooka» di Draghi nella trappola di Keynes

Il «bazooka» di Draghi nella trappola di KeynesIl governatore della Bce Mario Draghi

Politiche monetarie Dov’è l’errore di Draghi? È la trappola di Keynes: l’acqua è tanta, ma il cavallo di bere non ne vuole sapere. Hai voglia di inondare le banche di soldi, se i salari sono troppo bassi, se la disoccupazione è alta, se le disuguaglianze aumentano, se gli investimenti pubblici languono. È ormai empiricamente provato: politiche monetarie espansive non accompagnate da politiche fiscali dello stesso segno non risolvono i problemi economici innescati da una crisi o dal prolungarsi di un quadro di sostanziale stagnazione

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 13 settembre 2019
Nell’era della moneta fiat (moneta legale, non coperta da riserve auree o di altri beni), creare denaro – dal nulla – non costa niente. Basta la volontà. Così, di fronte ad un’economia europea che ristagna, con l’inflazione ferma al palo (intorno all’1%), Draghi ha pensato bene di impugnare nuovamente il bazooka. Un altro giro di acquisti di titoli di stato per un valore di 20 miliardi al mese senza darsi alcun limite temporale. Per le banche, una nuova boccata d’ossigeno: denaro fresco che contribuisce ad alleggerire il peso dei bond che hanno in pancia. Ma anche una garanzia per i...

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