Internazionale
Il campus minato dell’India di Modi
Storie Caccia all’uomo fin dentro l’università, pestaggi, minacce alle famiglie, video taroccati per incastrare i leader della protesta pacifica a favore della libertà di espressione. Oggi gli studenti indiani si trovano a lottare in prima linea contro l’avanzata di un ultranazionalismo mai così dilagante
Studenti sul tetto di uno scuolabus a New Delhi: blocco stradale contro le discriminazioni di casta all'università – Reuters
Storie Caccia all’uomo fin dentro l’università, pestaggi, minacce alle famiglie, video taroccati per incastrare i leader della protesta pacifica a favore della libertà di espressione. Oggi gli studenti indiani si trovano a lottare in prima linea contro l’avanzata di un ultranazionalismo mai così dilagante
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 25 febbraio 2016
Matteo MiavaldiNEW DELHI
L’India delle contraddizioni, come si dice, questa volta sta mostrando al mondo una polarizzazione curiosa, considerando la consuetudine didascalica del paese della povertà sterminata opposta a un Pil «galoppante» sbandierato ai quattro venti dell’opinione pubblica come cartina al tornasole della «rinascita indiana». Questa volta le due Indie a confronto sono quella ultranazionalista hindu, la base dei «falchi» del Bharatiya Janata Party (Bjp) al governo, e quella laica e progressista, rimasta orfana di riferimenti politici chiari dopo la debacle dell’Indian National Congress (Inc), che già – quando lo votava – votava non raramente a malincuore. Slogan «anti nazionali» La prima, rappresentata...