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Il cavallo di Troia della legge sui nuovi stadi
Speculazioni Comincia Berlusconi, continua Letta. E la legge sugli stadi, con il trucco della «pubblica utilità», diventa la formula del via libera alla grande abbuffata palazzinara
Il primo progetto per lo stadio della Roma
Speculazioni Comincia Berlusconi, continua Letta. E la legge sugli stadi, con il trucco della «pubblica utilità», diventa la formula del via libera alla grande abbuffata palazzinara
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 15 giugno 2018
La «questione stadio» nasce quando l’ultimo governo Berlusconi lancia un disegno di legge che considera «urgente e indifferibile» costruire nuovi stadi. Ma è un cavallo di Troia, perché autorizza intorno agli stadi la costruzione di vere e proprie new town. Il tutto in barba alla tutela del paesaggio: per velocizzare «le necessarie varianti urbanistiche e commerciali» le garanzie di legge venivano annullate mediante il teatrino di una conferenza dei servizi e la «dichiarazione di pubblica utilità e indifferibilità e urgenza delle opere». Quella norma non fu mai approvata come legge autonoma, ma venne riversata con un colpo di mano dal...