Internazionale
Il Cile di Boric è pronto per il «primo governo ecologista» della sua storia
Cambio della Moneda Il programma del nuovo presidente promette di cambiare il volto del paese, ma la destra difenderà con ogni mezzo il modello Pinochet-Chicago boys
Gabriel Boric, fresco vincitore delle presidenziali cilene. Si insedierà al Palazzo della Moneda il prossimo 11 marzo – Ap
Cambio della Moneda Il programma del nuovo presidente promette di cambiare il volto del paese, ma la destra difenderà con ogni mezzo il modello Pinochet-Chicago boys
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 7 gennaio 2022
È in corso un grande dibattito, all’interno della sinistra cilena, sulla natura, sulla composizione, sugli obiettivi e sulle reali prospettive del futuro governo di Gabriel Boric. E anche sullo stesso profilo del presidente eletto, sul quale i giudizi non potrebbero essere più discordi: per alcuni quasi un novello Allende, o almeno l’espressione dello «spirito di ottobre», cioè della rivolta sociale del 2019; per altri l’opportunista rappresentante di una classe politica disposta ad accorrere in soccorso di Piñera pur di salvare lo status quo neoliberista. E in mezzo, naturalmente, tutte le sfumature possibili. A POCO PIÙ DI DUE MESI dal suo...
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Il programma del nuovo presidente promette di cambiare il volto del paese, ma la destra difenderà con ogni mezzo il modello Pinochet-Chicago boys