Cultura
Il Cile, tra infanzia sfruttamento e povertà
SCAFFALE «La casa sul cartello», di Maria José Ferrada (Edicola). Nel romanzo della scrittrice di Temuco, luci e ombre di un paese contraddittorio
María José Ferrada / licenza WikiCommons
SCAFFALE «La casa sul cartello», di Maria José Ferrada (Edicola). Nel romanzo della scrittrice di Temuco, luci e ombre di un paese contraddittorio
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 6 dicembre 2022
Per molti anni Ramón ha lavorato in una fabbrichetta dove lo stipendio arrivava in buona parte fuori busta e gli straordinari sembravano non finire mai. Adesso, però, è diventato il guardiano di un colossale cartellone della Coca Cola, abitato da una smisurata lattina rossa in mano a una gigantessa spensierata. L’impresa che lo ha assunto («mezzo contratto» e pagamento in voucher), ha disseminato centinaia di cartelli simili lungo le strade che dalle città dell’America latina conducono agli aeroporti – o ad altre città, o al nulla – e vuole che qualcuno li sorvegli, per impedire il furto dei costosi sistemi...