Internazionale
Il complotto dei golpisti per uccidere l’ambasciatore birmano all’Onu
Myanmar L’obiettivo era uccidere l’ambasciatore del Myanmar all’Onu per colpire l’opposizione. La «pista tailandese» porta a due arresti
Soldati in Myanmar – Ap
Myanmar L’obiettivo era uccidere l’ambasciatore del Myanmar all’Onu per colpire l’opposizione. La «pista tailandese» porta a due arresti
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 8 agosto 2021
Un complotto scoperto dall’Fbi per zittire e semmai uccidere l’ambasciatore birmano all’Onu è l’ultimo tassello delle operazioni d’oltremare messe in piedi dai golpisti del Myanmar per colpire l’opposizione. Un tassello in cui ne sbuca un altro – la Thailandia – che riconduce a un’operazione d’oltremare «italiana»: quella delle pallottole di una ditta di Livorno ritrovate in Myanmar forse proprio attraverso una possibile triangolazione tailandese. Un complotto che non sembra comunque intimidire gli oppositori: né i funzionari all’estero che lottano contro la giunta, come l’ambasciatore all’Onu Kyaw Moe Tun, né chi non si arrende al regime militare in Myanmar, né chi...