Cultura

Il conquistatore delle steppe

Il conquistatore delle steppeLa statua di Tamerlano a Samarcanda

TAMERLANO Il libro di Michele Bernardini (Salerno edizioni) dedicato alla figura leggendaria del condottiero asiatico. Il suo impero toccava il Caucaso, il Caspio centrale e meridionale, il lago d’Aral, l’area tra Syr-Darja e Indo. Seguendo le sue ambizioni, che lo conducevano lontano dalle tradizioni nomadi delle tribù turco-mongole, s’insediò a Samarcanda, dove aveva soggiornato Alessandro Magno

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 22 novembre 2022
Le conquiste di Tamerlano, compiute fra 1370 e 1405, sono state una meteora, eppure hanno segnato la memoria e l’immaginario collettivi tanto in Asia quanto in Europa. Nel Rinascimento ne parlarono Poggio Bracciolini, Machiavelli, Paolo Giovio; di lui si impadronirono drammaturghi come Marlowe e librettisti d’opera; a lui è dedicato il settimo libro del Divano occidentale-orientale di Goethe. Lo ricorda Michele Bernardini nei due capitoli che fanno da conclusione al suo Tamerlano. Il conquistatore delle steppe che assoggettò l’Asia dando vita a una nuova civiltà (Salerno, pp. 576, euro 32). Delle grandi conquiste di Gengiz Khan e dei suoi discendenti...

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